Convegno Urban Promo_Home Care
Comunicato

PIÙ CASE, PIÙ SALUTE: BUONE PRATICHE CHE CONIUGANO IL DIRITTO ALL’ABITARE E AL WELLNESS DI PROSSIMITÀ

  • Il plus della partnership pubblico-privata per sviluppare la residenzialità come welfare: presentati ieri pomeriggio a Urbanpromo a Firenze due casi-studio e il loro potenziale impatto sulla prossima riqualificazione dell’ex caserma Lupi di Toscana;
  • Avvicinare la salute ai cittadini: esigenze emerse durante la pandemia quando la “casa” è diventata il presidio territoriale di welfare. La partecipazione attiva di Regione, Comune di Firenze, Fondazione CR Firenze e Terzo Settore conferma la necessità di promuovere e consolidare la sinergia tra pubblico e privato;
  • Vivismart nel Villaggio Novoli a Firenze e Lux living di Montelupo Fiorentino: è stato simulato l’impatto di questo modello nel quartiere di social housing che darà nuova vita all'ex Caserma Lupi di Toscana a Firenze;
  • Se ne è discusso al convegno “Home Care e Wellness di prossimità” organizzato ieri pomeriggio a Firenze da Investire Sgr (Gruppo Banca Finnat) e Abitare Toscana in occasione dell’evento Urbanpromo 2023 che termina oggi.

Firenze, 10 novembre 2023. Iniziative dedicate alla salute gestite in modo fruttuoso e innovativo, nell'ambito del social housing e attraverso il partenariato pubblico-privato. Alcune sono già in corso in Toscana, e possono creare un nuovo modello di wellness reso possibile dal ruolo e dalle competenze del gestore sociale e del Terzo Settore.

“Home Care & Wellness di Prossimità” è un progetto pionieristico di polifunzionalità residenziale, ovvero un’offerta abitativa accessibile e sostenibile integrata con servizi di cura socio-assistenziali alla persona, secondo un nuovo modello che integra l’esperienza maturata nel social housing – gli spazi integrativi all’abitare, il gestore sociale, i servizi di comunità – con i servizi home care dedicati al wellness di prossimità, tramite l’offerta ai conduttori di servizi integrati e personalizzati ad intensità modulare e variabile, a seconda delle esigenze individuali, con il supporto delle nuove tecnologie e grazie all’esperienza, anche nel lavoro di assistenza, del radicato network cooperativo territoriale. Di questo si è discusso ieri pomeriggio al convegno “Home care e wellness di prossimità”, promosso da Investire Sgr (Gruppo Banca Finnat) gestore del Fondo Housing Toscano con la collaborazione del gestore sociale Abitare Toscana.

Si tratta di un'innovazione che disegna un modello ibrido, fondato sul partenariato pubblico-privato, mirato alla costruzione di comunità coese che ricalcano la tradizione sociale italiana in cui famiglie, giovani coppie e anziani interagiscono attivamente, creando convergenze di interessi sui servizi comuni. Una tradizione che l’evoluzione della vita nei centri urbani sta cancellando, ma che è utile ritrovare per contrastare l'atomizzazione sociale. Questo modello viene attuato grazie al coordinamento del gestore sociale quale referente unico di tutte le figure coinvolte, sempre più cuore pulsante dell’evoluzione della “casa” legata a un’offerta variegata di servizi.

Per spiegare le ricadute positive di questo tipo di cooperazione si è partiti dalle due esperienze in corso di realizzazione in Toscana: Vivismart, un sistema integrato dedicato a servizi e prestazioni sanitarie e sociali a favore di over 65 nel Villaggio Novoli a Firenze  promosso dal gruppo CO&SO con il supporto di Fondazione C.R. Firenze, e Lux living di Montelupo Fiorentino promosso dal  Fondo Housing Toscano anche con il supporto della Regione Toscana e della Fondazione CR Firenze, dedicato alla sperimentazione di senior housing e di post acuzie per persone che, dimesse dall’ospedale, non sono ancora autonome, all’interno di un più ampio processo di creazione di comunità della frazione La Torre che fra l’altro include anche un progetto dedicato al “Dopo di noi”. Sulla base di questi due progetti è stato simulato l’impatto di questo modello nel potenziale quartiere di social housing che rifunzionalizzerà la ex Caserma Lupi di Toscana a Firenze, che sarà oggetto di un'importante iniziativa di rigenerazione urbana.

 

Dall’esperienza degli addetti ai lavori, affinché questo modello decolli e si affermi come buona pratica, il pubblico deve essere protagonista nella partnership pubblico-privata. «Serve una governance capace di integrare co-programmazione, co-progettazione e co-finanziamento degli interventi di impatto. Serve visione, ma servono anche risorse: i cambiamenti del mercato, con inflazione e aumento dei costi delle materie prime, oggi richiedono una necessaria partecipazione delle risorse pubbliche, senza le quali non sarà possibile risolvere in modo fattivo il disagio abitativo del ceto medio», ha spiegato l'economista sociale Paola Delmonte, attenta osservatrice della questione abitativa e in particolare dell’edilizia residenziale sociale. Il privato scende in campo con la competenza e l’esperienza maturata in questi anni ma chiede fiducia e rivolgendosi alla controparte pubblica si accredita portando in dote casi concreti, laboratori dove la sintesi tra benessere e abitare è realtà. «Non servono nuove regole e non serve arroccarsi su posizioni solitarie, da una parte il pubblico dall’altra gli operatori del mercato - aggiunge Delmonte – solo in tandem si potrà fare vera innovazione in questo settore».

 

Al convegno hanno partecipato Paolo Boleso, Head of Residential and Social Infrastructure di Investire Sgr; Serena Spinelli, assessore alle Politiche sociali, Edilizia residenziale e Cooperazione internazionale Regione Toscana; Paolo Franco, Studio legale Hwp Milano; Maria Cristina Dragonetti, Presidente Cooperativa sociale SintesiMinerva; Gabriele Danesi, presidente Auser Laboratorio casa Aps; Edoardo Ristori, Responsabile volontariato, filantropia e beneficenza Fondazione Cr Firenze; Lorenzo Terzani, direttore Area innovazione Consorzio Co&So; Giacomo Parenti, direttore generale del Comune di Firenze; Fabrizio Rossi Prodi, Rossi Prodi associati; Paola Delmonte, economista sociale.

https://urbanpromo.it/2023/eventi/la-valorizzazione-dellasset-terzo-settore-verso-labitare-allinterno-del-modello-pnrr/